“ Tutti si chiedono, non solo noi editori, se il nostro modo di lavorare si sia ormai avviato a un punto di non ritorno, aggrappati a computer e telefonini, protagonisti involontari, a distanza, di una mutazione genetica in atto. Il libro per fortuna rimane, come diceva Umberto Eco, uno strumento indispensabile, al pari della ruota e del cucchiaio.”
Dopo Uomini e libri (2015) Mario Andreose ritorna, con il suo piglio narrativo, ai vagabondaggi tra editoria e letteratura di una lunga, inimitabile carriera. Il declino di imperi
editoriali, visto dietro le quinte, in contrasto con il nascere di nuove coraggiose realtà, le storie di capolavori riproposti, assieme a protagonisti quali Joyce, T. S. Eliot, Warburg, Moravia, Sciascia, Eco, Lévi-Strauss, Tondelli e Woody Allen, sono tra gli ingredienti di un libro che si può aprire con gusto a ogni pagina.
MARIO ANDREOSE
Mario Andreose, veneziano, è attivo da alcuni decenni nell’editoria. Ha partecipato all’avventura del Saggiatore di Alberto Mondadori in vesti successive di correttore di bozze,
traduttore, redattore, redattore capo, direttore editoriale. Passato alla Mondadori, si è occupato del settore nascente delle coedizioni dei libri per ragazzi e dei libri illustrati. È stato
direttore editoriale del Gruppo Fabbri, comprendente le case editrici Bompiani, Sonzogno, Etas e le edizioni scolastiche. Nella RCS Libri, nata dalla fusione del Gruppo Fabbri con la
Rizzoli, ha ricoperto l’incarico di direttore letterario. Attualmente è presidente della Nave di Teseo, collaboratore del supplemento culturale “Domenica” del “Sole 24 Ore” e membro del comitato direttivo del Centro internazionale di studi umanistici “Umberto Eco” presso l’Università di Bologna. Nel 2015 ha pubblicato Uomini e libri.