Francesca Nava vince la 57esima edizione del Premio Estense

La 57esima edizione del Premio Estense incorona Francesca Nava e il suo ‘Il Focolaio. Da Bergamo al contagio nazionale’, edito da Laterza. La giornata conclusiva del Premio Estense 2021 inizia alle 10 al Teatro Comunale di Ferrara con il dibattitto tra giuria tecnica e giuria popolare.

I giurati parlano, esprimono le proprie preferenze e ognuno dei quattro libri ha i suoi convinti sostenitori. Quando arriva il momento della prima votazione è subito chiaro verso quale lato pende la maggioranza. Risultano 22 voti per Francesca Nava, 9 sia per Walter Veltroni (con ‘Labirinto Italiano’) sia per Alessandro Sallusti (con ‘Il Sistema) e 4 per Giancarlo e Alberto Mazzuca (con ‘Gianni Agnelli in bianco e nero’). Un vantaggio già netto per Nava, ma ancora non abbastanza per vincere.

Dopo il coffee break si passa alla seconda votazione che conferma la tendenza (26 voti per Nava, 9 per Sallusti, 5 per Veltroni e 2 per Mazzuca). È quindi la volta della terza votazione, quella che con 27 voti per Francesca Nava (questa volta invece sono 11 per Sallusti, 4 per Veltroni e 1 per Mazzuca) ne decreta la vittoria. Non resta dunque che l’epilogo per il Premio Estense 2021, la cerimonia di premiazione, anch’essa al Teatro Comunale, condotta da Cesara Bonamici, che quest’anno festeggiava la sua diciottesima partecipazione.

Sul palco sale il presidente della Fondazione Premio Estense Gian Luigi Zaina che riflette su come “gli autori in gara ci hanno aiutato a riflettere sulla nostra storia e sul nostro futuro”. Con lui anche Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia, che parla dell’Estense come di “una giornata culturale che si miscela con il mondo imprenditoriale del nostro territorio”.

Ma l’edizione numero 57 dell’Estense non ha premiato solo Francesca Nava. C’è anche il Riconoscimento Granzotto, andato ad Andrea Purgatori. “Andrea è un bravissimo giornalista”, dice Guido Gentili, presidente della giuria tecnica. “Ha saputo interpretare il cambiamento in corso nel mondo dell’informazione”. “Questa professione è cambiata”, ammette lo stesso Purgatori sul palco. “Oggi il giornalismo è troppo spesso costretto a guardare attraverso la finestra di un computer un mondo che non conosce direttamente. La Rete ha dato enormi vantaggi al giornalismo, ma bisogna fare attenzione, perché richiede un lavoro di selezione e verifica delle fonti”.

È poi il momento della consegna dell’Aquila d’Oro a Francesca Nava. “Ha fatto una inchiesta molto importante, dettagliata e anche dura”, la introduce Guido Gentili. “Questo è un Paese che ha avuto 130mila morti di Covid. Lei ha fatto un lavoro che aiuterà a impedire che accada un’altra volta”.

“Sono molto emozionata”, esordisce Nava. E l’emozione si vede tutta sul palco, dove non riesce a trattenere qualche lacrima. “Un ringraziamento speciale alla mia casa editrice. Loro hanno voluto fortemente questo libro che io non volevo scrivere, perché non credevo che sarei riuscita a farlo”.

Le lacrime di Francesca Nava restano il più bel sigillo in conclusione di questa edizione del Premio Estense. Adesso tutto è pronto a ripartire per un nuovo anno, con nuovi libri e la stessa ambizione di intercettare e premiare il meglio del giornalismo italiano.

 articolo di Marcello Conti, pubblicato su Fare News

Rivedi la riunione delle giurie e la cerimonia di premiazione

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