Un sogno. Una figura femminile cerea e smunta, vestita di una tunica nera, attraversa una piazza di Milano trainando un carretto vuoto; le vie della città si svuotano mentre tutti corrono ai ripari. L’incubo diventa attualità e storia al tempo stesso: è la primavera del 2020, la pandemia sta soffocando il mondo. Che questo sia l’ennesimo ultimo atto della tormentata esistenza del nostro paese?

Forse il Novecento non è ancora concluso; non per l’Italia. L’emergenza sanitaria compromette ogni tentativo di sciogliere i nodi del passato e diventare un paese moderno: stragi senza colpevoli, scandali politici, criminalità organizzata, propaganda nazionalista e propaganda populista. La nostra storia più recente non è che il residuo di lacerazioni non sanate e contraddizioni irrisolte. Bisogna dunque ancora una volta guardare al passato per comprendere questo nostro tempo: la guerra partigiana, la ricostruzione, la trasformazione della campagna, i protagonisti del boom economico, le rivolte operaie; e poi la strage di piazza Fontana e la fine dell’anarchico Pino Pinelli, entrato vivo e uscito morto dalla Questura di Milano, la bomba alla stazione di Bologna, l’assassinio del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, il maxi-processo di Palermo e la strage di Capaci, l’ascesa imprenditoriale e politica di Silvio Berlusconi. Il contagio di oggi sembra la coda della cometa tossica del passato, e ancora una volta ci troviamo a chiederci se riusciremo a «dar fiato a una politica della dignità, a ritrovare il senso etico-civile e la speranza».

Corrado Stajano continua a condurre con la sua penna la lotta contro il vizio della dimenticanza. Sconfitti è un manifesto civile, un momento di raccoglimento volto a scovare ed estirpare la radice del nostro dolore collettivo. Una preghiera laica affinché la lunga notte dell’Italia giunga alla fine.

Corrado Stajano

scrittore e giornalista, è stato redattore e inviato di quotidiani e settimanali. Ha lavorato per la Rai come autore e coautore di documentari televisivi di argomento politico e culturale, alcuni con Ermanno Olmi. Ha pubblicato, tra l’altro, con Einaudi Il sovversivo (1975), La forza della democrazia (1977), Africo (1979), L’Italia nichilista (1982), Un eroe borghese (1991; da cui il film omonimo), Il disordine (1993); con Garzanti Promemoria (1997; premio Viareggio), Patrie smarrite (2001), Maestri e Infedeli (2008), La città degli untori (2009; premio Bagutta), La stanza dei fantasmi (2013); con Archinto Destini (2014); con il Saggiatore Eredità (2017). Nel 2015 il Saggiatore ha ripubblicato Africo, nel 2016 Un eroe borghese (con un testo di Cesare Garboli), nel 2018 Patrie smarrite (con una postfazione di Paolo Di Stefano), nel 2019 Il sovversivo (con i disegni di Costantino Nivola), nel 2020 La città degli untori.

Ed. Il Saggiatore

 

 

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