Giuseppe Prezzolini e Indro Montanelli sono stati le «voci» della cultura di destra in Italia: non solo per il loro carattere intellettuale, sempre votato all’indipendenza di riflessione e azione, ma anche per le parallele avventure de «La Voce», una testata che ha rappresentato nelle sue due manifestazioni non soltanto un ponte di continuità, ma anche un baluardo per gli ideali liberali e conservatori, di cui Prezzolini e Montanelli sono stati interpreti ed esponenti. Questo saggio, scritto congiuntamente da Alberto e Giancarlo Mazzuca, intende omaggiare la caratura e la valenza ancora contemporanea di due figure così cardinali, ricostruendo nel dettaglio una doppia esperienza che ha segnato la storia del giornalismo italiano. Prezzolini, infatti, fonda la sua «Voce» nel 1908 e la fa diventare uno dei più importanti punti di riferimento del mondo culturale, politico e sociale del Paese. Più breve e controverso il percorso della «Voce» di Montanelli: il quotidiano, “rifondato” nel marzo del 1994, quando il giornalista di Fucecchio decide di prendere le distanze dal centrodestra di Berlusconi, chiuderà amaramente i battenti solamente un anno dopo, rimanendo però saldo nell’immaginario collettivo quale esempio di libertà e rigore professionale. Controcorrente, coraggiosi, lucidi e dotati di tagliente ironia, Prezzolini e Montanelli risaltano in queste pagine limpide e appassionate come due maestri ancora vividi e attuali cui il pensiero culturale di destra può attingere nel tempo per ritrovarsi e rinnovarsi. Che cosa unisce queste due esperienze? Il coraggio, l’anticonformismo, l’amore non per lo Stato italiano ma per l’Italia intesa come civiltà italiana. DALLA POSTFAZIONE DI MARCO VITALE
GIANCARLO MAZZUCA ALBERTO MAZZUCA
Giancarlo Mazzuca, romagnolo di Forlì, giornalista e saggista, è stato inviato speciale del «Corriere della Sera», vicedirettore di Montanelli a «La Voce», direttore di «QN – Il Resto del Carlino» e due volte de «Il Giorno». Attualmente collabora con «Il Sole 24 Ore» e «Libero». Ha vinto numerosi premi giornalistici: il Saint Vincent, l’AcquiStoria, il Campione d’Italia, il Montanelli, il Silone, il Pannunzio e, con Alberto, il Frontino Montefeltro. Ha scritto diversi libri, tra cui: “La Resistenza tricolore” (con A. Petacco); “Indro Montanelli: la mia «Voce»”; Indro Montanelli. “Uno straniero in patria e Noi fratelli” (con S. Girotti Zirotti).
Alberto Mazzuca, giornalista e scrittore, è stato inviato speciale de «Il Giornale» di Indro Montanelli, «Il Sole 24 Ore», «l’Espresso» e «La Voce»; ha fondato «Italia Oggi» insieme a Marco Borsa e ha lavorato a «Il Giorno», «Il Resto del Carlino», «Avvenire». Tra i suoi libri: “a erre verde. Storia della famiglia Rizzoli”; “I potenti del denaro”; “I numeri uno del Made in Italy”; “Il mito Alfa” (con M. Vitale e G. Corbetta); “Gardini il Corsaro. Storia della Dynasty Ferruzzi”; “Mussolini e Nenni. Amici e Nemici” (con L. Foglietta); “Penne al vetriolo. I grandi giornalisti raccontano la Prima Repubblica”. Insieme a Giancarlo ha scritto: “La Fiat da Giovanni a Luca”; “Mussolini Bombacci. Compagni di una vita”; “Gianni Agnelli in bianco e nero”; “Indro Montanelli. Dove eravamo rimasti?” e “Silvio in rosso e nero. La vita del cavaliere in sella all’Italia”.