La giuria tecnica del Premio Estense, presieduta da Alberto Faustini, e composta da Giorgia Cardinaletti, Luigi Contu, Paolo Garimberti, Jas Gawronski, Cristiano Meoni, Agnese Pini, Venanzio Postiglione, Alessandra Sardoni, Fabio Tamburini e Luciano Tancredi, nel corso della riunione svoltasi oggi alle ore 14 nel Salone d’Onore del Museo di Casa Romei a Ferrara, ha selezionato i quattro libri finalisti tra i 72 candidati, numero record nella storia della manifestazione, che si contenderanno l’Aquila d’Oro 2024: Francesco Costa con “Frontiera. Perché sarà un nuovo secolo americano” (Mondadori), Luca Fregona con “Laggiù dove si muore. Il Vietnam dei giovani italiani con la Legione straniera” (Athesia-Tappeiner), Nello Scavo con “Le mani sulla guardia costiera” (Chiarelettere) e Barbara Stefanelli con “Love harder” (Solferino).
Il Premio Estense dal 1965 premia l’eccellenza del giornalismo italiano, promuovendo il confronto sui più importanti temi di attualità attraverso la lettura.
La giuria presieduta dal presidente della Fondazione Premio Estense, Gian Luigi Zaina, e composta da dieci imprenditori dei territori di Bologna, Ferrara e Modena (Simone Amidei, Roberta Barbieri, Ivan Franco Bottoni, Marco Fantoni, Alessandra Guzzinati, Filippo Manuzzi, Stefano Reggiani, Giuseppe Rubbiani, Elena Salda e Monica Talmelli) ha assegnato ad Antonio Caprarica il 40° “Riconoscimento Gianni Granzotto. Uno stile nell’informazione”, con il parere favorevole della giuria tecnica del Premio.
Antonio Caprarica, giornalista e saggista, ha iniziato l’attività giornalistica scrivendo prima per Mondo nuovo, poi per l’Unità. Nel 1989 il debutto televisivo al TG1 come corrispondente dai paesi mediorientali; ha raccontato le rivolte antisovietiche in Afghanistan e la prima Guerra del Golfo. È stato capo dell’Ufficio di corrispondenza Rai da Mosca (1993-97), da Londra (1997- 2006) e nel 2006 ha diretto la sede Rai parigina. Tornato in Italia, tra il 2006 e il 2009 è stato direttore del Giornale Radio Rai e di Rai Radio Uno. È stato corrispondente da Londra per il TG1 dal 2010 al 2013 e ha all’attivo diverse pubblicazioni tra saggi, romanzi e racconti di viaggio.
Il riconoscimento, istituito nel 1985 in memoria di Gianni Granzotto, presidente per vent’anni delle giurie dell’Estense, è conferito a chi si è particolarmente distinto per correttezza, impegno e professionalità nell’ambito dell’informazione. L’albo d’oro annovera come vincitori: Indro Montanelli, Enrico Mattei, Alberto Ronchey, Eugenio Scalfari, Egisto Corradi, Enzo Biagi, Arrigo Levi, Baldassarre Molossi, Geno Pampaloni, Ugo Stille, Enzo Bettiza, Piero Angela, Guglielmo Zucconi, Mario Cervi, Sergio Romano, Ferruccio De Bortoli, Tiziano Terzani, Gad Lerner, Barbara Spinelli, Biagio Agnes, Giovanni Minoli, Vittorio Feltri, Enrico Mentana, Beppe Severgnini, Joaquin Navarro-Valls, Bruno Vespa, Stefano Folli, Giulio Anselmi, Milena Gabanelli, Lilli Gruber, Antonio Polito, Giovanni Floris, Franco Di Mare, Lucia Annunziata, Massimo Franco, Andrea Purgatori, Giovanna Botteri e Federico Rampini.
“Il Premio Estense celebra il 60esimo anniversario, un appuntamento importante che riflette la capacità di Confindustria Emilia e della Fondazione di recepire l’innovazione nel solco della tradizione consolidata. In occasione di questa edizione speciale per la prima volta la giuria tecnica, subito dopo la discussione che ha decretato la quartina finalista, ha incontrato la giuria popolare che rappresenta l’elemento distintivo del Premio per condividere le motivazioni alla base della selezione”, afferma Gian Luigi Zaina, presidente della Fondazione Premio Estense.
“Sono stati premiati il giornalismo d’inchiesta e il giornalismo che come si diceva una volta consuma le suole per andare a vedere, a scoprire, a capire per poter poi raccontare. È stata premiata inoltre la profondità delle storie che raramente si leggono sui giornali: Francesco Costa ci regala un’altra America, Luca Fregona ci racconta un altro Vietnam, Barbara Stefanelli riesce a raccontarci l’Iran sconosciuto visto attraverso gli occhi delle donne e Nello Scavo ci descrive il mondo con il suo sguardo originale da qualsiasi fronte di guerra e non solo”, sottolinea il presidente della giuria tecnica Alberto Faustini.
“Il Premio Estense continua, anno dopo anno, a mettere in luce le eccellenze letterarie e giornalistiche del nostro Paese, offrendo importanti occasioni di riflessione su una realtà sempre più articolata. Questo ci ha spinto a rinnovare con entusiasmo la nostra partnership con Confindustria Emilia Area Centro per supportare la 60esima edizione del Premio e siamo orgogliosi di vedere come l’iniziativa stia guadagnando sempre più prestigio, evidenziato dall’eccezionale qualità delle opere candidate. Siamo, inoltre, particolarmente lieti di annunciare che organizzeremo quattro serate, una per ciascun libro selezionato dalla Giuria, presso le nostre sedi Azimut a Milano, Torino, Firenze e Verona per incontrare gli autori finalisti. In Azimut crediamo fermamente che la finanza possa essere a supporto della cultura e un pilastro fondamentale per la crescita delle persone, delle imprese e quindi della società. Da sempre, infatti, siamo impegnati come Gruppo nella diffusione di una maggiore cultura finanziaria e previdenziale che riteniamo cruciale per creare benessere economico e sociale degli individui e delle comunità e un futuro più sicuro e prospero”, afferma Monica Liverani, amministratore delegato Azimut Capital Management SGR SpA e Chief Sustainability Officer Azimut Holding, per il secondo anno consecutivo main sponsor del Premio Estense.
Sabato 28 settembre, al Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara, si svolgerà la cerimonia conclusiva dell’edizione 2024 del Premio Estense con la proclamazione del vincitore e la consegna dell’Aquila d’Oro e della Colubrina d’Argento al vincitore del Granzotto.
La 60esima edizione del Premio Estense si realizza con la media partnership di ANSA, RAI Cultura e RAI Radio1.