Il Superbonus avrebbe dovuto essere lo strumento per il rilancio dell’economia italiana dopo le chiusure per il Covid e un caposaldo della via italiana alla transizione ecologica. Invece, assieme agli altri bonus edilizi, è stato il più costoso intervento di politica economica della storia repubblicana, il più colossale fallimento delle strutture tecniche che avrebbero dovuto stimarne l’impatto di bilancio, il più gigantesco trasferimento di risorse dai poveri ai ricchi, e il più gettonato argomento della campagna elettorale da sinistra a destra. Un disastro del genere non poteva che avere una condivisione trasversale, pressoché unanime, da parte della classe politica italiana e degli interessi organizzati. Insomma: il Superbonus ha rappresentato la grande illusione che si potessero avere “gratuitamente” crescita economica e transizione ecologica; e si è rivelato la più pesante zavorra che abbia mai ingessato le nostre finanze pubbliche. Il Superbonus incarna perfettamente tutte le illusioni della politica italiana: l’idea “di sinistra” che la strada per la crescita sia lastricata di spesa pubblica e quella “di destra” che si possa fare deficit senza limiti e senza pagare alcun prezzo.

 

 

 

LUCIANO CAPONE

 

Luciano Capone, Giornalista de «Il Foglio», si occupa prevalentemente di economia. È cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studia a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Si occupa principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali.

 

CARLO STAGNARO

Carlo Stagnaro (1977) è direttore ricerche e studi dell’Istituto Bruno Leoni. Precedentemente è stato direttore dell’Osservatorio sull’economia digitale. Laureatosi in Ingegneria per l’ambiente e il territorio presso l’Università di Genova, ha conseguito un dottorato di ricerca in Economia, mercati, istituzioni presso IMT Alti Studi – Lucca. Ha ricoperto vari incarichi presso il Ministero dello Sviluppo Economico durante i governi Renzi e Gentiloni, tra cui quello di capo della segreteria tecnica del ministro Guidi. Si è occupato, in questa veste, della legge annuale per la concorrenza e del decreto “taglia bollette”. Precedentemente è stato direttore ricerche e studi dell’Istituto Bruno Leoni. Dal 2007 cura il rapporto annuale Indice delle liberalizzazioni. I suoi interessi sono nel campo dell’economia dell’energia e dell’economia dei servizi pubblici, temi sui quali ha pubblicato articoli sia su riviste specializzate che sulla stampa generalista, oltre ad aver curato diversi libri. Fa parte della redazione delle riviste Energia e Aspenia. È socio dell’Associazione Italiana degli Economisti dell’Energia e della Società Italiana di Fisica. Per l’Institute of Economic Affairs è autore dei saggi Power Cut? (2015) e Carbon Conundrum: How to Save Climate Change Policy from Government Failure (2022, con Philip Booth). Per IBL Libri ha curato il volume collettaneo Cosa succede se usciamo dall’euro? (2018). Con Alberto Saravalle ha scritto Contro il sovranismo economico (2020) e Molte riforme per nulla. Una controstoria economica della seconda repubblica (2022).

 

 

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