Gli “anni di piombo” visti dall’altro marciapiede rispetto ai terroristi. Il crollo del Muro e dell’Urss raccontati da una Berlino in mutazione e da quel crogiolo di contraddizioni che fu la perestroika nell’ultima Urss. Grandi vecchi con un piede nell’Ottocento e lo sguardo rivolto al domani. Scoperte da Nobel illustrate dagli stessi scienziati premiati a Stoccolma. Queste le colonne portanti di un reportage a cavallo di tre secoli, tra bagliori e incongruenze, protagonisti e figuranti, cronaca e storia. Con incursioni dietro le quinte di un particolare tipo di giornalismo, quello radiofonico, che deve far vedere le cose unicamente con le parole. Ci dice tutto il nostro Inviato è un libro trasversale, multiutility, per più scaffali. Dopo avere desunto mappature e contenuti longform, il lettore può riscoprirlo come romanzo o memoir dai molti intrecci. Incontriamo di persona, in giro per il mondo, i poeti Brodskij, Walcott, Evtušenko, Szymborska, gli scienziati Rubbia, Rita Levi Montalcini, Higgs, la vedova di Sacharov, la musa di Pirandello, la pronipote dell’amante di Lenin, Palazzeschi e i futuristi, Prezzolini amico e coetaneo di Mussolini, un Bacchelli bambino tenuto sulle ginocchia da Carducci, Pierre Cardin, Günter Grass, Burroughs, Burgess, Saramago, Fellini, Lady Diana, la Lollo, Whitney Houston, Lucio Dalla, Pavarotti, Carter, Obama e tanti altri. Niente che non sia di prima mano e in presa diretta. “Era il 1979… Era il 1986… Era il 2011… Anzi no, era il 1882, il 1900 tondo tondo. Ma era anche il 2028, il 2038, il duemila e… via vivendo. Era il futuro. Il tempo non passa. Non passa mai. Si rigenera” scrive Ennio Cavalli. Questa sintesi ricostruttiva e proiettiva dell’epoca da cui veniamo aiuta a comprendere l’oggi e i motivi per cui non possiamo che dirci contemporanei.
ENNIO CAVALLI
Ennio Cavalli ha sempre unito l’attività di inviato Rai a quella di poeta e narratore. Con Libro grosso (2009) ha vinto il premio Viareggio poesia. Con il romanzo Quattro errori di Dio (2005), il Campiello-Giuria dei letterati. Il libro per ragazzi Se nascevo gabbiano… era peggio (Feltrinelli 2001) è stato eletto Corvo bianco dalla Internationale Jugendbibliothek di Monaco. Per Sansoni La Bibbia in lattina, con una lettera di Federico Fellini. Per Il Battello a vapore Piemme i quattro volumi della serie I gemelli giornalisti. Nel 2022 è uscito il romanzo Parabola di un filo d’erba (Castelvecchi). Tra le sue raccolte di poesia, da Aragno, Trattativa con l’ombra, Vangelo di legno verde, Poesie incivili. Le più recenti, pubblicate da La nave di Teseo: Se ero più alto facevo il poeta (2019), Amore manifesto (2022), Il silenzio è migliore di me (2024). Ha curato e condotto la trasmissione radiofonica Contemporanea e i Festival Dagli Appennini alle onde, Antico Presente, Ci manda Petrarca. Tra i libri di giornalismo, Dei paesi tuoi (Maggioli 1984, fotografie di Folco Quilici, premio speciale Estense), Il romanzo del Nobel (Rai Eri 2000, con una nota di Dario Fo), Il divano del Nord-Viaggio in Scandinavia (Feltrinelli 2005).