Un’inchiesta sull’abisso non ancora esplorato della Società foggiana, la quarta mafia italiana. Nessuno parla, nessuno vede, nessuno ricorda. Perché chi parla è un morto che cammina.
Da tempo in Italia non esistono più soltanto la mafia siciliana, la camorra e la ‘ndrangheta. C’è una quarta mafia, che oggi è la meno raccontata e conosciuta. Eppure, dopo la ‘ndrangheta è la più potente. E anche la più feroce. Nelle terre che si estendono dal promontorio del Gargano a Cerignola, fino a Foggia e San Severo, la Società foggiana ha il proprio centro operativo, ma i suoi tentacoli sono ormai estesi in un enorme giro di affari internazionale. La sua violenza è arcaica e bestiale. I suoi membri firmano gli omicidi sparando al volto della vittima, perché deturpare le sue sembianze significa cancellarne la memoria. Della vittima, poi, leccano il sangue. Fanno sparire i cadaveri dandoli in pasto ai porci – per forza predatoria e per omertà. Si nasce, si cresce e si muore nel culto della vendetta. Sangue chiama sangue. Dagli anni Settanta ad oggi gli omicidi irrisolti sono 280. Trentacinque solo nel biennio 2015-2017. Negli ultimi dieci anni, dunque, il pedaggio di sangue è stato di due morti ammazzati al mese. La Società foggiana è oscenamente ricca. Ha il monopolio dell’industria agroalimentare. I silos di grano più grandi d’Europa sono qui. Da molti anni gestisce per la camorra e la ‘ndrangheta i traffici di droga, cocaina ed erba, e ora anche di rifiuti. E la politica è subalterna. Un’inchiesta inedita che intreccia le dichiarazioni di investigatori, magistrati e semplici testimoni di questo inferno, per smascherare una catastrofe civile che è stata ignorata troppo a lungo.
Carlo Bonini
Carlo Bonini lavora come inviato speciale del quotidiano «la Repubblica», dove è arrivato dopo aver lavorato per «il Manifesto» e «il Corriere della sera».
Ha pubblicato per Tropea La toga rossa e Il fiore del male.
Tra le sue pubblicazioni più importanti ricordiamo il reportage narrativo Guantánamo, Il mercato della paura (Einaudi, 2006) con Giuseppe D’Avanzo, e Acab. All Cops Are Bastards (Einaudi, 2009). Nel 2013 sempre per la casa editrice torinese esce Suburra, di cui è autore insieme a Giancarlo De Cataldo; e nel 2014 viene pubblicato I semi del male per Rizzoli, frutto della collaborazione tra lo stesso Bonini e De Cataldo, Dazieri, Fois, Morchio e Pandiani. Nel 2016 scrive con Giancarlo De Cataldo La notte di Roma (Einaudi). Del 2018 è invece L’isola assassina, pubblicato con Feltrinelli, un’inchiesta sulla giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, uccisa nel 2017. Con Giuliano Foschini ha scritto Ti mangio il cuore (Feltrinelli, 2019).
Giuliano Foschini
Inviato di “Repubblica”, tra i suoi libri: Quindici passi (Fandango 2009), Lo Zingaro e lo scarafaggio (con Marco Mensurati, Mondadori 2012), ha curato Il contrario della paura (Mondadori 2016) del procuratore antimafia Franco Robe, e ha scritto con Fabio Tonacci Jihadisti italiani. Le storie, le intercettazioni, i documenti segreti dell’Isis in Italia(UTET 2018). Con Carlo Bonini ha scritto Ti mangio il cuore (Feltrinelli, 2019).