Il calcio moderno negli ultimi vent’anni è stato protagonista di uno straordinario sviluppo economico e tecnologico, superando qualunque crisi – dallo scoppio della bolla della New Economy ai postumi del fallimento di Lehman Brothers – e anzi incrementando il proprio giro d’affari e la propria penetrazione nei mercati internazionali. Ma questa cavalcata, all’apparenza inarrestabile, ha generato anche una forte polarizzazione, con l’avvento di vere e proprie corporation sportive, e ha prodotto disuguaglianze e squilibri via via più marcati.
La prima grande recessione abbattutasi sul sistema a causa della pandemia ha reso il calcio più vulnerabile, facendone il campo di battaglia di fondi di investimento, broadcaster, imprese di telecomunicazione e giganti del web, pronti a spendere enormi somme per accaparrarsi squadre o asset nevralgici, come i diritti tv, e i relativi dividendi.
Lo sport di vertice, e i club calcistici in particolare, sono diventati ancor più che in passato l’oggetto del desiderio dei governi autocratici, interessati a farne piattaforme mediatiche per legittimarsi a livello geopolitico, alimentando non di rado episodi di sportswashing. Il calcio si è così tramutato in una sorta di faglia democratica messa in pericolo da una deriva oligarchica.
Il conflitto è in atto su diversi fronti. E sarà sempre più aspro nel prossimo futuro: tra chi ambisce a edificare un calcio elitario e orientato allo show business e chi, nel solco di ciò che è stato il calcio popolare dei Maradona e dei Paolo Rossi, auspica il ritorno a un modello più sostenibile, con meno sprechi e mega-ingaggi, che riconosca e valorizzi il ruolo dei tifosi. Chi vincerà in questo scontro? Quale volto avrà il football fra dieci anni? Sarà quello virtuale della PlayStation, quello ovattato degli stadi-teatro o quello delle curve gremite e festanti?

Da Maradona al metaverso, un’inchiesta sui protagonisti della deriva autoritaria e oligarchica che minaccia di trasformare per sempre il calcio.
Cosa ne sarà da qui al 2030 dello sport più amato e praticato del pianeta? Il pallone scivolerà sempre più nei pixel del mondo digitale o rimbalzerà ancora fra i vicoli delle città e nei campetti di periferia?

Marco Bellinazzo

giornalista e scrittore, dal 2004 è a “Il Sole 24 Ore”. Esperto di economia e finanza, si occupa in particolare dei business che ruotano attorno al mondo del calcio e dello sport. Il suo blog Calcio & business è dal 2012 un punto di riferimento per addetti ai lavori e appassionati. Opinionista per Radio24 e per le principali emittenti nazionali, ha scritto Il Napoli di Maradona (con Gigi Garanzini, 2012) e Goal Economy (2015). Per Feltrinelli ha pubblicato I veri padroni del calcio (2017), La fine del calcio italiano (2018) e Le nuove guerre del calcio (2022).

Ed. Feltrinelli 

 

 

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