Genova, 14 agosto 2018, ore 11.36: un boato ammutolisce la città. Il viadotto Polcevera, meglio noto come Ponte Morandi, gigante di acciaio e calcestruzzo sospeso sui quartieri Sampierdarena e Cornigliano, crolla e porta con sé gli automobilisti che passano in quel momento. Quarantatré vite inghiottite in un istante. È un evento di portata epocale. Arrivano giornalisti da ogni parte del mondo. I politici cancellano le vacanze per farsi vedere sul posto e cercare di arginare una catastrofe che minaccia di scuotere la stabilità del governo. Ma come è potuto accadere? Il libro che avete tra le mani è la più esauriente risposta a questa domanda. Marco Grasso ci conduce in un viaggio a ritroso che a mano a mano, facendo luce sulle cause del crollo, diventa uno straordinario reportage sul potere in Italia, raccontando una storia che parte dalle magnifiche sorti e progressive del boom economico e arriva allo sfacelo attuale. Si va dagli allarmi ignorati nel tempo alla falsificazione nei controlli, alla rivelazione di quello che per i magistrati era il «sistema autostrade» – una struttura organizzativa che mirava al massimo profitto tagliando forsennatamente i costi e riducendole manutenzioni – per giungere infine ai giochi di potere delle concessioni autostradali e alla rete di relazioni costruita negli anni dai Benetton, che continuano a spartirsi dividendi milionari anche dopo il crollo…
Il crollo è un’inchiesta che indigna e sconvolge: un ritratto impietoso del potere più cinico, indifferente alla sicurezza dei cittadini, pronto a metterne a rischio la vita in nome del profitto.
MARCO GRASSO